Archivio per Moda

Scende la gonna

Posted in Moda, società with tags , , on venerdì, 1 agosto 2008 by castavita

ma che fa, crolla il mondo addosso a me…

Nella canzone di Morandi, quello che scendeva era la pioggia. Ma sul numero di ‘A’ di questa settimana la lunghezza della gonna di Angelina Jolie viene correlata all’andamento della borsa.

L’empirica equazione è nota da tempo: quando le gonne si allungano l’economia va male, quando si accorciano i grafici tendono al bello stabile. Perchè poi la gonna da tenere sott’occhio sia quella della Jolie rimane un mistero.

Qualcuno per rendere il fatto più tangibile, si è inventata una ‘gonna azionaria’: la stockmarket skirt: un computer che controlla l’andamento del mercato azionario e, per mezzo di una serie di attuatori, regola la lunghezza della gonna a palloncino, indossata da un manichino, in relazione al valore globale.

A me piacciono le gonne medio-lunghe. Mi sevo sentire in colpa per l’andamento dell’economia?

Corri, ragazza, corri.

Posted in Moda, società with tags , , , on lunedì, 28 luglio 2008 by castavita

Sembrava più che altro una amenità o una follia di primavera, ma la “corsa sui tacchi” continua a diffondersi in giro per il mondo.

L’iniziativa l’aveva presa la rivista Glamour un paio di anni or sono ad Amsterdam. Una corsa di 150 metri con ai piedi un paio di scarpe con almeno un tacco 7 e largo al massimo 1,5 cm. Primo premio: 10.000 euro. Stimolante trofeo per una manifestazione che può essere simpaticamente accattivante, ma anche decisamente pericolosa per le caviglie delle concorrenti.

Grande successo di pubblico, l’iniziativa è stata replicata da Glamour, come a Mosca in questa primavera (un reportage da flickr è qui), ma anche per la rivista, che pare abbia incrementato la circolazione dalle 99.000 copie registrate prima dell’evento, alle 160.000.

La corsa è ora approdata negli USA. Con altrettanto successo di pubblico e anche qualche maschietto in corsa, con tanto di scarpette a spillo rosa. L’estensore dell’articolo sostiene che le concorrenti hanno preferito indossare scarpe economiche e lasciare le Manolo a casa. Chissà mai perchè…

L’iniziativa è comunque simpatica. Se ce ne fosse una a portata di mano non mi dispiacerebbe mettere da parte la pausa delle storte alle caviglie e fare un tentativo. Lo so già, arriverei ultima.

Ma l’importante è partecipare.

Lato B

Posted in Moda, pensieri with tags , , on giovedì, 10 luglio 2008 by castavita

Se siete insoddisfatte, come me, del vostro ‘lato B’ è in arrivo una nuova soluzione al problema. Dopo le numerose varietà di collant push-up, che risolvono però il problema solo d’inverno, e le coulotte imbottite alla Booty Pop, girando per il web mi sono imbattuta nel biniki.

Pubblicizzato come un reggipopo’, è di una semplicità disarmante. Giusto tre strisce di fettuccia elastica e due cursori come quelli usati nelle bretelle del reggiseno.

L’effetto, a giudicare dal sito della compagnia, sembrerebbe veramente interessante, anche se a me l’indumento fa sorgere il dubbio che possa non essere il massimo per la circolazione sanguigna delle gambe.

Dal mio punto di vista è interessante il fatto che sia stato inventato da una psicologa per uso personale. Mi consola avere la conferma di non essere la sola a preoccuparmi del trascorrere del tempo e, come è noto, aver compagno al duol scema la pena

Sono curiosa di provare a realizzarmene una versione casalinga. Vi farò sapere i risultati.

Per una scarpa di cristallo

Posted in Io, Moda with tags , , on martedì, 17 giugno 2008 by castavita

Ieri commentavo questo intervento sul blog Il diario di Paul, in cui descriveva la sua passione per le scarpe.

Per me forse parlare di passione è eccessivo: diciamo che ho una attenzione particolare alle calzature.

Per una donna le scarpe sono solo un elemento della categoria (importantissima) degli accessori, ma una delle armi che  trasformano significativamente la figura. Un paio di décolleté ci fanno più alte, slanciano la figura, sollevano i glutei, allungano la gamba, mentre l’andatura ondeggiante dei tacchi a spillo è decisamente sexy. Poi, come ogni accessorio, giocando sugli accoppiamenti ci consente di costruire ambientazioni diverse per i nostri abiti. Non ci vuole quindi molto a capire come un semplice paio di scarpe ci possa gratificare, rafforzando la nostra immagine. Che è una cosa a cui tutte le donne tengono molto.

Ovviamente non sono tutte rose e fiori: sentirsi più belle ha il suo prezzo in termini di comodità. Più alto è il tacco, maggiore è la sofferenza per i nostri piedi. Con il sottile trabocchetto che la gratificazione di immagine dello svettare su un paio di tacchi vertiginosi viene ben prima della tortura dei piedi doloranti, che si fa sentire quando di solito non hai altre alternative che tenere duro.  

A questo problema si aggiunge la fantasia sfrenata degli stilisti che, non sapendo più cosa cacciare dal cappello a cilindro, si inventano linee di scarpe come queste di Marc Jacobs, riprese anche da Manolo Blanhik, che, a parte il gusto discutibile del tacco orizzontale, sono per me un vero e proprio attentato alla salute.

Ho già detto in altri interventi che a me piace seguire la moda, che giudico un buono stimolo per la fantasia e la creatività di noi comune mortali, ma che non ne sono mai stata schiava. E in effetti negli ultimi anni le proposte della moda della calzatura mi sono piaciute molto poco. Scomode e pericolose, specie in auto, le ciabattine per me abbruttiscono significativamente l’andatura. Ne ho un paio solo, comperato per necessità ed indossato una sola volta in occasione di un matrimonio, ma che è destinato a fare la muffa nella scarpiera. E non mi piacciono le scarpe a punta, che a me stanno male. Ma bisogna fare di necessità virtù, perchè trovare un paio di scarpe difformi dall’offerta di moda è pressochè impossibile, e l’unica alternativa è quella di farle fare su misura – per chi può permetterselo. 

Io, comunque, di solito indosso scarpe con un tacco medio, intorno ai sei centimetri, che considero il giusto compromesso fra altezza e comodità, riservando tacchi più alti – ma senza mai esagerare – alle sole occasioni speciali.

E per farci due risate, vorrei citare il sagace punto di vista sull’argomento di Luciana Littizetto:

Volete sapere il segreto per conquistare una donna? Niente fiori ne opere di bene.
SCARPE.
Occupatevi dei suoi piedi e lei si occuperà del vostro cuore. Ma quali fasci di rose rosse, ma quali bouquet di mammole?!
Date retta a me: mazzi di scarpe.
Questo è il desiderio inconfessabile di ogni femmina. Vedersi recapitare a casa dall’Interscarpa un’enorme fascina di scarpe miste. Stivali a mezza coscia sul fondo per sostenere il mazzo e sul davanti sandali, décolleté dal tacco audace, zatteroni, anfibi, college, pantofole pelose a muso di topo e ciabattine argentate con tanto di piume di colibrì.
E tutto mescolato a infradito miste. E lì, pinzato sulla fibbia dell’ultimo sandalo, un bigliettino: «Seguimi». Costoso? Giusto un pelo. Ma si va sul sicuro. E poi le scarpe non appassiscono. E tendenzialmente le donne le buttano a fatica. Sono monumenti del tempo, ricordi di strade, memorie di cammini passati. Vanno tenute. A costo di scialacquare interi stipendi in scarpiere.
D’altronde siamo figlie di Afrodite, la dea dell’amore che viaggiava nuda come un verme, ma con i sandali ai piedi.
E poi si sa: una scarpa può cambiare una vita. E Cenerentola lo insegna. Per non parlare degli stivali del Gatto dagli stivali, ovviamente…
Comunque le dorme non comprano le scarpe per necessità, visto l’esubero costante. Il loro è un piacere, un gusto perverso, un bisogno impellente a cui è difficile sottrarsi. Un’urgenza, insomma, tipo la pipì che anche se ti sforzi non te la puoi tenere. Come si fa a resistere a un tacco a spillo? Metti che lui dopo cena, in preda alle fregole, voglia bere lo champagne dalla tua scarpa. Puoi mica dargli un anfibio… devi avere per forza il décolleté da grande soirée, che calza comodo come un guanto.
Da pugile.
Dicono che l’incremento della sporgenza dei glutei in una donna che indossa tacchi alti è di circa il venticinque per cento. Secondo me si può fare di più. Con un bei paio di tacchi a gradino ti viene un fondoschiena da permesso edilizio.

da Sola come una gamba di sedano